L’episodio avvenuto in Calabria, in un paesino dimenticato da Dio, è l’ultimo di una serie infinita di episodi che mi fa pensare esattamente questo: la Calabria è una terra vigliacca abitata da vigliacchi. Sono stati vigliacchi coloro che hanno utilizzato una Immagine della Madonna per inchinarsi al boss di turno… sono stati vigliacchi coloro che hanno accompagnato questo rito…. sono vigliacchi i concittadini di queste persone che non osano prendere posizione e magari, anzi, molto probabilmente ne sono anche orgogliosi. Ed è un vigliacco il sacerdote che ha permesso tutto questo e che dal pulpito ha “tuonato” dicendo che i giornalisti che ne hanno parlato (in particolare uno del fattoquotidiano.it) sarebbe da prendere a schiaffi!
Gli unici che meritano rispetto sono stati i carabinieri che se ne sono andati! Tutti gli altri meritano la terra vomitevole che li ha partoriti…
Ma ditemi… cosa c’è in Calabria di bello! Nulla! Cosa ha portato la Calabria al resto del mondo a parte la ndrangheta che è l’organizzazione criminale peggiore che esista al mondo? Capace di uccidere bambini inermi, donne, vecchi… capace di faide decennali dove ci si scanna a vicenda fino all’ultimo uomo? Persone capaci di uccidere un uomo dandolo in pasto ai maiali da vivo!!! (Sono fatti avvenuti…. e registrati!)
E sapete perché questa piaga è così potente e difficile da combattere? Perché è una organizzazione FAMILIARE! Nella ndrangheta ci sono famiglie intere… dai nonni ai nipoti. Tutti insieme nel nome di dio! Tra collusioni e connivenze, tra riti arcaici e benedizioni religiose. Tra dio, il loro dio, e il demonio!
Quelle poche persone che nella storia di questa sciagurata regione hanno avuto la COSCIENZA di denunciare il marito, il padre, il figlio….. sono state assassinate barbaramente. Tra acidi e torture indicibili… e si fanno chiamare uomini d’onore! Onore! Invece sono solo escrementi della peggiore specie. Sono sterco. Sterco del demonio….
Giungerà il giorno in cui la mano di Dio schiaccerà questa regione con un dito… ne sono sicuro! Non si può offendere in eterno l’Eterno! Lui è Buono, Misericordioso… ma anche Giusto! E quando la Sua Giustizia giungerà alla porta della regione Calabria non ci sarà scampo per nessuno… Lui ha molti modi per fare questo…. ha molte frecce al Suo arco! E fino ad allora queste persone hanno ancora il tempo di pentirsi e di convertirsi… ma tanto non lo faranno…. perché la loro natura è una natura che si è fatta ad immagine e somiglianza di satana.
BENE HA FATTO PAPA FRANCESCO A SCOMUNICARLI LA SCORSA SETTIMANA….
Fino a pochissimi anni fa rapivano le persone e le tenevano segregate sotto terra per mesi… chi di voi ha qualche anno sulle spalle se lo ricorda bene. Poi lo Stato ha emanato delle leggi che bloccavano i beni delle famiglie dei sequestrati e quindi il mercato dei sequestri non era più remunerativo. Cosa fare allora? Mettersi a lavorare? Ingegnarsi a creare qualcosa per il proprio benessere? Buttarsi sul turismo? Ma va…. !!! Troppo facile…. meglio il commercio nazionale ed internazionale della droga e delle armi! Meglio il pizzo estorto negozio per negozio, attività per attività, casa per casa! Tutti contro tutti! Meglio il traffico dei veleni… meglio l’affondamento di navi “fantasma” al largo delle proprie coste e delle coste africane…. piene zeppe di fusti radioattivi, liquami, zozzerie industriali. Tutto fa brodo e tutto serve per accrescere il proprio potere e la propria sete di denaro. Costi quel che costi… anche uccidendo la propria terra!
E se parlo della calabria e dei calabresi in questi termini lo faccio a ragion veduta… in Calabria ho lavorato, ci sono stato innumerevoli volte, l’ho attraversata in lungo ed in largo… e quello che ho visto è una terra ancestrale abitata da persone che non amano. Persone chiuse ed ignoranti, persone grezze. Per fare un esempio la Sicilia è oro… il turista viene rispettato, coccolato…. amato perché porta soldi e quindi un minimo di benessere. E la gente sorride… nonostante tutto. Nonostante la crisi endemica che sempre è esistita e nonostante la mafia. Sì… la gente sorride perché è umana. Perché nella mafia ci si entra per affiliazione…. non per legami di sangue…. ci si entra magari anche per convenienza, per costrizione… per avere un lavoro. Ma poi molti se ne pentono e parlano e diventano collaboratori di giustizia, pentiti. Proprio perché hanno una coscienza che anche se assopita da mille brutalità alla fine, molto spesso, viene fuori. Idem per la camorra… la Sacra Corona Unita… il banditismo sardo… ma la ndrangheta è diversa. Vive di vigliaccheria pura!
In Calabria ricordo perfettamente ragazzini che esibivano la pistola sotto il sellino della vespa come fosse uno status symbol… il capo mafia locale che vedeva tutto e sapeva tutto… i gesti e le parole a mezza voce… la durezza dei volti. I calabresi sono sempre incarogniti… e non parlo di quelli che sono fuggiti… di quelli che per farsi una vita sono andati via di notte cercando la propria fortuna. Io parlo di coloro che in calabria ci vivono. E ci vivono da vigliacchi senza alcun merito.
Un esempio? Avete mai fatto la Salerno-Reggio Calabria? Andateci per capire…. andateci… la prima volta l’ho fatta alla fine degli anni 80! Anche prendere un caffè in un autogrill era pericoloso… e oggi? L’autostrada peggiore del mondo…. la più pericolosa che abbia mai fatto nonostante abbia girato mezza Europa… eppure…. EPPURE….. AVETE MAI VISTO UNA RIVOLTA POPOLARE? AVETE MAI VISTO I CALABRESI BLOCCARE L’AUTOSTRADA E CHIEDERE ALLO STATO, ALLA REGIONE, ALLE AUTORITA’ COMPETENTI UNA AUTOSTRADA DECENTE? Ecco… questa è la Calabria! Vai in Piemonte a vedere cosa fanno da venti anni in Val di Susa i contadini per combattare la costruzione della TAV, il Treno ad Alta Velocità…. vai a vedere cosa significa avere una coscienza…. avere un’anima…. avere amore per la propria terra. O comunque avere un’idea che anche se sbagliata la porti avanti perché in qualcosa vuoi credere!
In Calabria l’unica idea che hanno, invece, è la vigliaccheria!
Calabrese. Per agni impegnata a scuola e fuori in progetti, programmi e manifestazioni contro la mafia. Trovo quello che hai scritto offensivo e falso. Per quano sia assolutamente increscioso il fatto che è successo (mi sono vergognata da morire per la figlia del boss che in un video del fatto quotidiano era ridicola e dimostrava tutta la sua ignoranza), fatto tra l’altro legato a tradizioni, che può essere letto in modi diversi e che comunque avrebbe come responsabile colui che officiava la processione, messo lì dal Vescovo, in ultimo dal Papa; trovo assai più triste che in un blog che si professa cattolico si scrivano menzogne del genere. Io c’ero con i miei compagni di classe alle manifestazioni antimafia, io amo la mia terra. E la conosco. Si legga come è nata la mafia, la ‘ndrangheta, legga che cosa è successo qui. Si legga Terroni di Pino Aprile, libro laicissimo e storicamente dettagliato. La prego, consideri le cose da altri punti di vista. Mi dispiace che in Calabria si sia trovato male, ma se si è presentato così la cosa non mi sorprende.
Carissima, il tono VOLUTAMENTE offensivo l’ho scelto per attirare l’attenzione dei calabresi addormentati e che si sono assuefatti ad uno stato di cose tali che, allo stato attuale, purtroppo, è ormai impossibile mutare. Bisognava farlo molti anni fa… oggi la ndrangheta sta insozzando molte zone del nord dove i comuni vengono sciolti in continuazione causa infiltrazioni di questa organizzazione… è notizia di oggi di Diano Marina in Liguria… che tristezza…. 1300 km da Reggio Calabria… una cultura completamente diversa…. persone che LAVORANO e credono nel futuro da generazioni…. che si ritrovano questa feccia tra le scatole!!! E non mi venga a dire che anche in Calabria le persone lavorano… mi faccia il piacere! Avete un mare bellissimo ma non una struttura adeguata al turismo… lasciamo stare Tropea o poche altre “perle”… in Liguria vivevano con pane e cipolla fino a 50 anni fa ma poi si sono rimboccati le maniche dopo la guerra ed oggi è un gioiello… ed è per questo che questo gioiello fa gola ai mafiosi scabsafatiche che vengono dal sud Italia…. troppo duro? Troppo vero? Troppo di parte? Sarà… ma la realtà è che quel sacerdote indegno di questo nome, dopo aver fatto fare l’inchino davanti alla casa del boss… dal pulpito della sua chiesa ha detto ai fedeli che un certo giornalista era da prendere a schiaffi perché aveva osato scrivere un articolo su quel fatto. Un giornalista del fattoquotidiano.it… e lo sa che questo sacerdote è cugino del boss? Ma dai… non lo sapeva? Guarda un po’ che belle famigliole ci sono in Calabria….