L’idiozia del gay-friendly: il nuovo business da cavalcare!

Essere o non essere (gay friendly)… questo è il problema!

Ultimamente mi sono ritrovato ad organizzare un viaggio affidandomi, per la ricerca dell’abergo a me congeniale, ad un noto portale turistico. Cercavo un albergo che accettasse il mio cane. Filtrando le varie possibilità inerenti la mia destinazione mi sono imbattuto nella parola “gay friendly”… e mi sono immedesimato in una persona gay che si trova di fronte allo schermo di un pc, alla ricerca di un albergo, e che viene accomunato ai… cani.

Personalmente ho le mie opinioni sull’omosessualità… opinioni largamente condivise e fondate anche da una credenza religiosa in cui credo… ma non è questo il punto che vorrei trattare. Ognuno faccia quello che la coscienza gli detta. Se una persona vuole accompagnarsi nella vita con qualcuno dello stesso sesso non ho problemi di sorta, tuttalpiù i problemi sono i suoi. Ecco… io la penso così. Se non fai del male a nessuno e la legge lo permette fai ciò che ti pare. Poi un giorno Qualcuno tirerà i conti del tuo comportamento e non sarò certo io a giudicarti. Punto.

Quello che vorrei analizzare, però, è questo “accanimento terapeutico” sugli omosessuali che gli stessi omosessuali dovrebbero evitare di alimentare. Ma io mi chiedo: c’è bisogno di mettere un cartello, così come si fa con i cani, davanti ad una struttura alberghiera, dove si dice che quell’albergo “accetta i gay”? Perché più che accettare mi sembra che… si tollerino. Che è tutta un’altra cosa. Perché devo dire una cosa ovvia? I gay non sono esseri umani come tutti gli altri? Non hanno gli stessi diritti e doveri di tutti gli altri? E allora se sono uguali a noi, quale bisogno c’è di definire la loro entrata in un albergo come un evento “tollerabile”? Se io fossi gay sarei incazzato nero per questa deriva delle legge italiana. Perché mi sentirei classificato e relegato ad un intruso che non fa’ parte del consorzio umano e che, per bontà di cuore di un certo gestore, mi viene permesso di accostarmi agli altri esseri umani. Di essere tollerato. Così come si fa con i cani. In fondo a nessun gestore di albergo piacciono i cani degli altri: sporcano, puzzano, danno noie, creano disappunto negli altri turisti che i cani non li amano… ma che devono stare zitti perché l’albergo li accetta e così via. Ma il gestore, furbamente, sa che se accetta le famiglie con i cani può contare su una platea più ampia di avventori…. è business miei cari gay.

Voi siete un business. Se il mondo si è accorto di voi negli ultimi decenni e le cose sono mutate a vantaggio vostro non è tanto perché il mondo ama i gay, ma perché voi siete una nuova fonte di reddito che facendolo venire allo scoperto e permettendogli di potersi sposare anche civilmente porta soldi al motore economico delle società. Voi siete i nuovi limoni da spremere…

Ma non ditemi che non ve ne eravate accorti, per favore. Solitamente gli omosessuali sono mediamente più intelligenti delle persone “normali”… per cui ho la certezza che anche voi sapete bene di cosa parlo. E vi va bene così? Barattate la vostra vita, la vostra umanità, i vostri sentimenti per queste briciole che il mondo vi offre? Non vorreste qualcosa di più? Non vorreste vivere normalmente come persone finalmente normali in mezzo agli altri? E non vorreste camminare per strada, entrare in un bar, vivere nella vita sociale senza dover essere etichettati e senza vedere cartelli simili a quelli per i cani che vi invitano ad entrare perché siete i benvenuti… per i vostri soldi? Già… perché, sempre mediamente, i gay sono più ricchi delle famiglie comuni dato che non avendo figli da mantenere possono permettersi di accantonare un margine di soldi maggiore e quindi di poterli verosimilmente spendere. Non vorreste quindi vivere nell’anonimato delle etichette affibiate dicevo prima? Come potete vivere sereni quando vi stanno ingabbiando nuovamente in un clichè dopo avervi sdoganati? Non sarebbe meglio alzare la testa e la voce per questo argomento che è vitale per la vostra dignità piuttosto che correre dietro ai mulini a vento che vi propinano i boss che ci governao in maniera occulta o meno per i loro interessi? Vi fanno credere di volervi bene…. ma vi usano! E molti di voi non se ne vogliono rendere conto. Siete diventati l’asso nella manica di forze politiche e correnti ideologiche…. siete uno strumento…. un’arma da utilizzare…. ma di voi… della vostra vita…. e soprattutto della vostra anima a queste persone non gliene frega assolutamente nulla!

Magari fra qualche anno troveranno un altro cavallo di battaglia da sfruttare e il vostro mondo verra dimenticato da lorsignori in fretta…. e tutto può ritornare all’epoca delle catacombe.

Chi ha orecchie per intendere… intenda!

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Pubblicato da Maria di Nazareth

Maria (in ebraico: מרים, Miryam, Myriam; aramaico: Maryām; greco: Μαρίαμ Mariam, Μαρία María; arabo: مريم, Maryam) è il nome della madre di Gesù. È venerata come "Santissima Madre di Dio" dai cattolici e dagli ortodossi (che la onorano del titolo di Θεοτόκος, Theotókos); la sua santità è comunque riconosciuta dalla Comunione anglicana e anche da confessioni protestanti come quella luterana. È usato anche il titolo di Madonna. Le è dedicata una sura nel Corano, ed anche per l'Islam la sua maternità è misteriosa.

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