Sposatisi molto giovani, nel 1615, Luigi XIII e Anna d’Austria, con il passare degli anni, non avevano avuto figli; la questione cominciava ad essere preoccupante, anche se solo dal punto di
Sei giorni dopo, il 3 novembre verso le due del mattino, il frate è distratto dalla preghiera da grida infantili. Spavento e paura: si trova davanti la Vergine Maria, che gli mostra, nelle braccia, un bambino piangente: “Non aver paura, gli dice, sono la Madre di Dio e il bambino che vedi è il Delfino che Dio vuole donare alla Francia.” E la visione sparì per ritornare, più tardi, ma senza proferir parola.
Infine, due ore più tardi, Maria apparì nuovamente, ma da sola, e disse: “Non dubitare più, ragazzo mio, di quello che hai detto al tuo confessore. Per provare che io desidero che la regina sia invitata a fare tre novene in mio onore, ecco la stessa immagine che si trova nella Chiesa della Madonna delle Grazie, in Provenza, e lo schizzo della chiesa.” Il frate vide con precisione il quadro e il coro dove lui si trovava, come se fosse uno scenario reale. I suoi superiori che, come lui, non vi erano mai stati, furono informati immediatamente. Dopo aver prudentemente consultato alcuni amici che vi si erano recati in pellegrinaggio constatarono che le descrizioni corrispondevano a quello che era stato visto e raccontato dal frate.
Il 5 novembre di tutto ciò fu redatto un processo verbale, che tutta la comunità degli Agostiniani controfirmò, indirizzato all’attenzione del Cardinale de la Rochefoucauld, perché queste novene erano ormai divenute un affare di Stato.
Appena fu informata delle visioni di Fra Fiacre e delle loro comprovazioni, la regina credette, fiduciosa, nella realizzazione di queste promesse del Cielo. Il suo sposo, da parte sua, ne aveva sentito parlare, ma l’opinione del cardinale fu determinante, perché ne era molto ben documentato.
Il tempo passava, quando, sotto una forte ispirazione interiore, l’8 novembre del 1637, il frate Fiacre iniziò le tre novene in nome della regina. Le novene terminarono il 5 dicembre seguente, ossia, come riferisce discretamente la biografia del venerabile frate, “precisamente nove mesi prima della nascita del futuro re Luigi XIV”! All’inizio di febbraio del 1638, la regina sentì muoversi nel suo ventre la creatura e allora ebbe un solo desiderio: conoscere il famoso Fra Fiacre.
L’umile religioso fu dunque costretto a recarsi al Louvre dove, confuso e emozionato, vide la regina inginocchiarsi davanti a lui per ringraziarlo. Ciò significava quanto Anna d’Austria avesse fiducia nell’evolversi felice della sua gravidanza. Poco tempo dopo, dovette incontrare il re che lo invitò, insieme ad un confratello prete, a recarsi da lui a Cotignac. Il 7 febbraio, giunse nelle sue mani l’Ordine reale prescrivendogli il viaggio. Il re fece in modo che tutto gli fosse facilitato. Nel finale della lettera, ordinava a tutti i governatori e ai tenenti generali di dare al portatore del plico libero passaggio, dando tutta l’assistenza richiesta in caso di bisogno.
Il frate Fiacre non aveva chiesto tanto per mettersi in viaggio!