Quel mistero (quasi) scomparso!

Mi riferisco al Mistero dei Misteri, a quello su cui si basa la centralità della fede cristiana: l’Eucaristia e la sua consacrazione durante la celebrazione della Santa Messa.

Sempre più spesso ci si ritrova ad assistere a celebrazioni eucaristiche dove il momento culminante, quello dove dovremmo tutti inginocchiarci e restare in meditato silenzio, viene vissuto con superficialità e stanchezza… un passaggio del rituale come un altro… uno step. E niente di più. Comprendo che il mondo sacerdotale è variegato e che esistono preti e preti, e che non si debba mai fare di tutta un’erba un fascio, ma questo sentimento che mi accompagna da ormai troppi anni è un segnale che qualcosa nelle nostre celebrazioni, nel nostro modo di “fare messa” forse non va.

Io amo la Chiesa. Ma amo anche Gesù ed è per questo che mi permetto di fare questa critica a qualcosa che sta andando sempre più ad intaccare il senso profondo di quello delle nostre liturgie: l’assenza del Mistero. Per Mistero intendo quel senso di soprannaturalità che necessariamente deve esserci anche e soprattutto durante il momento più importante della Santa Messa. Per Mistero intendo quel senso di consapevolezza che di fronte ai nostri occhi sempre più increduli si sta avverando il messaggio di Gesù profetizzato durante l’Ultima Cena… messaggio che si ripete incessantemente ad ogni ora del giorno e della notte su tutta la terra. Ma come lo viviamo questo momento mistico? Molto spesso con una irritante ritualizzazione scevra di, appunto, Mistero…. perché posso leggere alla perfezione il rituale, ma se il mio corpo, i miei gesti, la mia persona non comunica che siamo di fronte al Mistero… allora l’assemblea non recepisce quello che, purtroppo, si perde ogni giorno di più.

Colpa è anche dei fedeli distratti da mille sciocchezze: il cellulare che suona, la parola di troppo con il vicino di banco, il rumore di sottofondo di qualche musica che aiuta ancora di più a distrarsi… insomma… Dio scende in mezzo a noi… in Sangue e Carne…. e noi…. come se stessimo guardando l’ennesima puntata della soap opera preferita.

A tutto questo aggiungiamo anche che nelle nuove chiese, soprattutto quelle costruite dopo il Concilio, la spiritualità molto spesso passa in secondo piano… la concentrazione è difficoltosa…. la capacità di riflessione personale viene inficiata da una struttura che non conduce l’anima ad elevarsi. Quanto erano belle le candele che accendevo da bambino in chiesa…. ora porto mia figlia…. gli metto una moneta in mano…. e corre ad accendere la candela elettrica e non resta neanche due secondi a fissarla perché abituata a mille gadget elettrici di ogni tipo. Io… noi… restavamo estasiati davanti a quell’umile fiammella che sembrava sempre in procinto di spegnersi e anche se non comprendavamo quasi nulla del gesto ci lasciava nell’anima un sapore di magico…. di Mistero appunto. Anche l’odore della cera bruciata serviva all’anima per associare quell’odore al ricordo di qualcosa di diverso da quello che avresti trovato fuori dalle mura della chiesa stessa.

Comprendo anche che persone come San Pio da Pietrelcina ce ne sono poche…. sappiamo che lui durante le sue celebrazioni eucaristiche andava praticamente in estasi ed il sacrestano doveva inventarsi mille sotterfugi per farsi sentire dal santo e… continuare la Santa Messa!

Io penso che la Chiesa, di cui mi ritengo un indegno figlio, debba pensare un po’ di più a questo problema… rivedere alcune scelte…. dare delle linee guida… e… soprattutto…. permettere che il Mistero dell’Eucaristia penetri all’interno dei cuori e delle anime che si avvicinano ad esso.

Perché se è vero che la fede passa attraverso canali a noi ignoti è anche vero che questi canali possono essere facilitati di molto dalla buona volontà di tutta la Chiesa.

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Pubblicato da Maria di Nazareth

Maria (in ebraico: מרים, Miryam, Myriam; aramaico: Maryām; greco: Μαρίαμ Mariam, Μαρία María; arabo: مريم, Maryam) è il nome della madre di Gesù. È venerata come "Santissima Madre di Dio" dai cattolici e dagli ortodossi (che la onorano del titolo di Θεοτόκος, Theotókos); la sua santità è comunque riconosciuta dalla Comunione anglicana e anche da confessioni protestanti come quella luterana. È usato anche il titolo di Madonna. Le è dedicata una sura nel Corano, ed anche per l'Islam la sua maternità è misteriosa.

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