Qualche giorno fa discutevo con un amico riguardo a Dio… lui diceva che nel suo paese tutti sapevano di un certo sacerdote che andava tranquillamente con delle prostitute e quindi che la Chiesa ti tradisce. Per questo motivo, aggiungeva, lui non credeva nella Chiesa e quindi, dulcis in fundo, non credeva nei sacramenti. Ma credeva ancora in Dio.
A quel punto gli ho spiegato che quel sacerdote, se la notizia era vera, stava sicuramente sbagliando ed era in peccato… ma…. nonostante tutto…. il suo sacerdozio gli permetteva ugualmente di ricevere da Dio la possibilità di amministrare i sacramenti e che quei sacramenti erano a tutti gli effetti gli stessi di un santo. Nel senso che il peccato del sacerdote era personale, ma la sua benedizione, la sua assoluzione dei peccati (altrui) erano come quelli di qualsiasi altro prete.
Il mio amico rimane in silenzio. Non comprende. Mi risponde che in ogni caso sapendo che era un sacerdote in peccato lui non aveva nessuna voglia di andare a messa e di farsi confessare da lui e via dicendo. Gli rispondo che ha ragione…. e che sapendo una cosa del genere (sempre se le dicerie di paese sono vere) anche io sarei andato in un’altra chiesa, in un’altra parrocchia per sentirmi più a mio agio.
Il mio amico mi risponde che ha perso fiducia nella Chiesa. Che troppi preti sono come quello che conosce e che… andare da un uomo per confessarsi non ha senso. Lo si può fare a casa propria chiedendo perdono a Dio dei propri peccati.
A questo punto gli ricordo i passi del Vangelo dove Gesù spiega in maniera chiara che i sacramenti possono provenire solo da Lui attraverso le mani dei Suoi sacerdoti. Il mio amico rimane titubante… ci pensa su…. lui crede in Gesù… ma non si fida dei sacerdoti. Il punto su cui non transige è questo: se un sacerdote è in peccato i suoi sacramenti non valgono…. poichè sono quasi tutti in peccato (secondo lui!) allora andare dai sacerdoti comporta uno spreco di tempo inutile perché le loro benedizioni e le loro assoluzioni non hanno valore!
Alora mi viene in mente un esempio. L’esempio che gli propongo è questo:
mettiamo che il sacerdote del tuo paese, quello che va a prostitute, sia veramente un cattivo esempio di sacerdote. Tu lo sai e non ci vai. Lo capisco perfettamente e, detto tra noi, lo farei anche io. Mettiamo che passi dal tuo paese un forestiero. Mettiamo che questo forestiero abbia una grave crisi di coscienza per alcuni peccati mortali che ha compiuto e che abbia voglia di confessare tutto ad un sacerdote di Dio. La sua anima è in travaglio e non ce la fa’ più… è pentito e vuole sistemare le cose con Dio. Vuole chiedere perdono! Quindi si ferma davanti ad una chiesa… la prima che trova. Guarda caso è la nostra chiesa con il nostro sacerdote. Ma lui non sa niente di questa storia. Entra in chiesa…. va a cercare il sacerdote e si confessa. Quando ne esce si sente meglio…. sa che Dio lo ha finalmente perdonato ed è pronto ad iniziare una nuova vita. Lui sa che è così perché dei peccati di questo sacerdote non conosce nulla. A 50 metri dalla chiesa un auto lo investe e muore sul colpo!
A questo punto chiedo al mio amico: quella persona, adesso, è in Paradiso perché è stato appena assolto dai suoi peccati mortali oppure…. è andato all’Inferno perché quell’assoluzione non poteva avere frutto per i peccati del sacerdote?
Il mio amico rimane muto… non sa cosa rispondere…. ma lentamente comprende. Comprende che l’uomo investito non può andare all’Inferno per una colpa non sua. Lui ha riversato tutta la sua fiducia in Dio… non nel sacerdote… infatti lui si aspettava l’assoluzione da Dio… non dal sacerdote. Se quell’assoluzione fosse stata nulla, a sua insaputa, si sarebbe trovato all’Inferno pur avendo rimesso tutti i suoi peccati alla Misericordia di Dio. Quale giustizia ci sarebbe allora, se fosse così?
Il mio amico ammutolisce… non sa più cosa rispondere… si accorge che la logica di Dio è proprio questa… mentre la logica umana è ancorata a ragionamenti umani. Ma comprendo anche che il mio amico non andrà ugualmente in chiesa, neanche in un’altra dove non avrà da pensare ai presunti peccati del proprio parroco. E comprendo che quella del sacerdote peccatore, vera o falsa sia stata, era solo la scusa della sua anima per allontanarsi dai sacramenti per sempre.
Come accade a molti di questi tempi….
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