Cari giornalisti, ve lo chiedo per favore… non sparate su John Elkann! Troppo facile. Troppo semplice. Va bene… la sua frase può essere stata di troppo, ma dire ciò che ha detto è assolutamente sacrosanto.
Il problema è questo: se un concetto come quello che ha espresso John Philip Elkann detto “Jaky” per gli amici lo avesse espresso una qualsiasi altra persona avrebbe ricevuto degli applausi. Ma detto da lui… apriti cielo!
Diciamoci la verità senza peli sulla lingua: chi lo attacca oggi ha un solo motivo per farlo: l’invidia! Questo giovane ragazzo (possiamo ancora definirlo così… vista l’età!) è l’ereditiero di una delle famiglie più ricche del paese e presiede un impero industriale e finanziario. Ovvio che fa invidia. Ma chi non vorrebbe essere al suo posto? Ma al suo posto, ve lo assicuro, non si sarebbe potuto sedere se non ne avesse anche le qualità.
Ma cosa pensate, cari giornalisti, che lui è seduto lì solo perché l’Avvocato lo ha designato suo erede alla guida della Fiat? No…. vi sbagliate di grosso e fate un errore di superficialità immenso: John Elkann è seduto su quella poltrona perché il destino lo ha posto in una condizione sicuramente privilegiata… ma se non avesse la stoffa per rimanerci lo avrebbero già messo da parte! La domanda che dovreste porvi è questa: perché non è stato scelto suo fratello Lapo?…. rispondetevi da soli.
Lo ripeto: Jaky ha fatto un piccolo errore di valutazione. Quello che possono benissimo dire altri personaggi non lo può dire lui. E di questo errore, sono convinto, ne farà tesoro. Non è uno spovveduto o un figlio di papà messo in azienda a scaldare la poltrona come accade tantissime volte in questo paese… lui è uno che ha grinta e capacità da vendere. Come suo nonno.
Detto questo non patteggio per lui e non mi è neanche simpatico. Io, come milioni di altre persone in questo paese, vivo dall’altra parte della barricata sociale. E per questo dovrei avere astio nei suoi confronti? Solo perché Dio lo ha fatto nascere in quella famiglia?E che colpa ne ha lui…
A lui, piuttosto, i giornalisti più intimi (se ne ha) dovrebbero consigliargli di cambiare qualcuno nel suo staff… perché bisognerebbe lavorare anche sull’immagine mediatica della persona e non solo sul profilo finanziario-professionale. Jaky offre l’immagine di un ragazzo molto distaccato e freddo. Ma sono convinto che non è così. Provate voi a vivere sapendo di avere responsabilità a volte più grandi di sè stessi… e di dover prendere decisioni che possono influenzare l’economia di una intera regione come capita a Torino.
Questo ragazzo ha portato avanti, insieme a Marchionne, una delle operazioni finanziare più spregiudicate degli ultimi anni: acquistare la Chrysler praticamente a costo zero trattando direttamente con lo staff di Obama. Questo ragazzo ha portato il nome della FIAT a diventare un colosso mondiale nel settore auto. Questo ragazzo ha dato una speranza nuova ad una società che poteva essere venduta ai cinesi e chissevistosevisto!
Non dimenticatelo, cari giornalisti….
